La persona in questione dovrà,
ovviamente, aprire una partita iva con il modello AA9/11 che potete trovare sul
sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per compilare questo modello
dovremmo innanzitutto decidere il nostro codice attività, fondamentale quale
sarà la nostra occupazione prevalente. Tra le diverse opzioni a disposizione,
che potete trovare qui, io vi consiglio di scegliere tra le seguenti:
- 62.01.00 Produzione
di software non connesso all'edizione;
- 62.02.00 Consulenza nel settore
delle tecnologie dell'informatica;
- 62.09.00 Altre attività dei servizi
connessi alle tecnologie dell'informatica;
- 63.12.00 Portali web;
- 74.10.21 Attività dei disegnatori
grafici di pagine web;
Dopo aver individuato la vostra attività
prevalente dovrete scegliere se aderire ad un regime fiscale particolare. Forse
non tutti sanno che dal 2015, questi regimi verranno aboliti e verrà introdotto
un regime forfettario che andrà a sostituire quelli fino ad adesso esistenti.
Per coloro che però volessero iniziare la
propria attività prima del 01/01/2015 la scelta dovrebbe ricade nel c.d. regime
dei minimi, dovrà quindi essere barrata la casella “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i
lavoratori in mobilità (ai sensi dell’art 27, DL 98/2011)”.
A questo punto, molti di voi di staranno
già chiedendo cosa mi conviene fare? Aspetto il nuovo regime forfettario o
scelgo quello vecchio?
Per prima cosa bisogna dire che chi
sceglierà il vecchio regime dei minimi potrà usufruirne per 5 anni anche se dal
01/01/2015 questo regime di vantaggio verrà sostituito dal nuovo regime
forfettario.
Bisogna quindi vedere, caso per caso,
quale dei due regimi è il più adatto alla vostra futura attività, in via molto
generale posso dirvi che chi non avrà grosse spese da sostenere (come per
esempio un programmatore che lavora principalmente con le sue conoscenze e deve
acquistare al massimo un pc o dei software) troverà dei vantaggi nel regime
nuovo forfettario.
Infatti, per quello che ci è dato sapere
fino ad oggi, anche se l’aliquota passerà dal 5 al 15% si avrà un netto
risparmio sul piano contributivo e inoltre, per i primi tre anni di attività,
il nuovo regime prevederá la riduzione ad un terzo dell’imponibile fiscale.
So che tutto questo può sembrare contorto
ai più ma forse un piccolo schema può aiutarvi a capire quello che sto
scrivendo:
Come vedete il fatto di calcolare i
contributi Inps su un’imponibile fiscale nettamente più basso unitamente alla
riduzione ad un terzo dell’imponibile stesso per i primi tre anni di attività
porta un risparmio che, nel corso di 4 anni, arriva a circa 11.000€.
Dopo aver deciso il proprio codice
attivitá e aver pensato bene a quale regime fiscale aderire bisogna iscriversi
all’INPS e non avendo né una cassa di appartenenza né potendosi iscrivere alla
gestione commercianti o artigiani, bisogna procedere con l’iscrizione nella
gestione separata che, pur avendo un’aliquota molto alta (circa il 27 %) non ha
dei minimali e quindi permette di versare solo nel caso in cui si fatturi
qualcosina.
Per ultimo vi ricordo che non dovrete
iscrivervi in CCIAA in quanto non svolgerete né attivitá di impresa né
commerciante o artigiana.
Adesso non vi resta che cominciare a
fatturare!
Se avete qualche dubbio scrivetemi in
privato…
Buon week end!
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